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Osteopatia

Cos’è l’Osteopatia? Scopri questa disciplina olistica

Quando si parla di osteopatia, molte persone hanno le idee confuse e non sanno esattamente di cosa si tratti. Alcuni si rivolgono all’osteopata con una certa dose di apprensione e inconsapevolezza, mentre altri, su consiglio di amici o parenti, scelgono questa figura professionale con fiducia. Ma cosa significa davvero osteopatia e perché è così utile per il benessere del corpo?

Definizione di osteopatia

L’osteopatia è una disciplina olistica manuale che si concentra sul mantenimento o il recupero dello stato di salute del corpo. Questo approccio considera il corpo umano come un sistema unico, in cui tutte le parti sono interconnesse. Ad esempio, un dolore nella zona lombare potrebbe non dipendere direttamente da un problema locale, ma essere collegato ad altre aree, come il bacino o persino lo stomaco.

Osteopatia: Un approccio basato sulla scienza

Nonostante il suo approccio olistico, l’osteopatia non è una pratica esoterica, ma si basa su solide fondamenta scientifiche. Gli osteopati studiano approfonditamente anatomia, neuroanatomia e fisiologia, utilizzando le stesse conoscenze della medicina tradizionale per comprendere il funzionamento del corpo umano e intervenire in modo efficace.

L’importanza dell’osteopatia per il benessere

Grazie a tecniche manuali mirate, l’osteopatia aiuta a ristabilire l’equilibrio nel corpo, favorendo il recupero da dolori e disfunzioni. Che si tratti di un mal di schiena, di una cefalea o di tensioni muscolari, l’osteopata lavora per individuare la causa alla radice, piuttosto che limitarsi a trattare i sintomi.

Le origini dell’osteopatia: Andrew Taylor Still e la nascita di una nuova disciplina

L’osteopatia è stata fondata da Andrew Taylor Still negli Stati Uniti alla fine del 1800. Nato il 6 agosto 1828 a Jonesville, in Virginia, Still era figlio di Abram Still, predicatore metodista e medico, e Martha Poague Moore. La sua famiglia contava nove figli, quattro dei quali diventarono medici. Andrew, insieme al fratello minore Thomas, apprese la pratica medica dal padre. Dopo aver prestato servizio come comandante durante la guerra civile americana, Still fu profondamente segnato dalla morte di quattro dei suoi figli in sole quattro settimane, tre a causa della meningite spinale e uno per polmonite. Questo tragico evento lo spinse a mettere in discussione la medicina tradizionale e a sviluppare un nuovo approccio terapeutico, l’osteopatia.

I primi passi dell’osteopatia e il riconoscimento della disciplina

All’inizio, l’osteopatia di Still fu accolta con scetticismo e rifiuto, ma grazie ai suoi successi clinici, ottenne gradualmente il riconoscimento. Nel 1892 fondò a Kirksville, Missouri, la prima scuola al mondo di osteopatia: l’American School of Osteopathy (ASO), tuttora attiva. Secondo Still, il corpo umano è dotato di meccanismi di autoregolazione e autoguarigione. L’osteopata svolge un ruolo di catalizzatore, creando le condizioni ideali affinché il corpo si autoregoli e guarisca naturalmente.

Il principio struttura-funzione nell’osteopatia

Uno dei concetti fondamentali dell’osteopatia è il legame tra struttura e funzione. Still sosteneva che:

  • La struttura controlla la funzione;
  • La funzione condiziona la struttura.

Quando traumi interni o esterni alterano la struttura, le funzioni corporee ne risultano compromesse. L’osteopatia si propone di identificare e rimuovere queste alterazioni, dette lesioni osteopatiche, per ristabilire l’equilibrio e l’omeostasi dell’organismo.

La fascia e l’importanza dei fluidi nel corpo umano

Le lesioni osteopatiche coinvolgono soprattutto il sistema fasciale, un tessuto connettivo che collega e divide organi, muscoli e persino cellule. La fascia gioca un ruolo cruciale nella circolazione dei fluidi, come sangue e linfa, che sono essenziali per la vita e la salute. Still paragonava il corpo umano a un campo agricolo: dove i fluidi non circolano bene, la salute non può manifestarsi. L’osteopata, attraverso tecniche specifiche, scioglie i blocchi che ostacolano questa circolazione, favorendo il ripristino delle funzioni fisiologiche.

Dal termine “lesione osteopatica” alla “disfunzione somatica”

Con il tempo, il concetto di lesione osteopatica è stato riformulato. Oggi, in molte scuole, si parla di disfunzione somatica, definita clinicamente come la presenza di: dolorabilità, asimmetria, variazione nel range di mobilità e cambiamenti tessutali dovuti a processi infiammatori.

La diffusione dell’osteopatia in Europa

All’inizio del 1900, l’osteopatia cominciò a diffondersi in Europa grazie a pionieri come John Martin Littlejohn e Harold J. Magoun. Littlejohn, scozzese, si avvicinò all’osteopatia dopo essere stato curato da Still per problemi di salute. Laureatosi nel 1900, tornò nel Regno Unito e fondò nel 1917 la British School of Osteopathy, oggi nota come University College of Osteopathy. Magoun, allievo di William Gardner Sutherland, contribuì invece alla diffusione delle tecniche craniali in Francia.

Perché scegliere l’osteopatia oggi?

Nonostante l’osteopatia di Andrew Taylor Still sia evoluta, i suoi principi fondamentali restano attuali: favorire il naturale processo di guarigione del corpo e migliorare il benessere generale. L’attuale riconoscimento della professione come disciplina sanitaria rafforza il suo ruolo all’interno delle terapie complementari.

Esistono di diversi approcci o aree di trattamento. Se è pur vero che l’osteopatia è una sola, in relazione al sistema che tratta oppure alle sue caratteristiche intrinseche, anche se rimane una divisione didattica,  spesso l’osteopatia viene viene classificata in:

  •  Osteopatia Cranio-Sacrale,
  •  Osteopatia Viscerale,
  •  Osteopatia Fasciale
  •  Osteopatia Strutturale,

L’osteopatia cranio-sacrale, pone la sua attenzione sull’asse importantissima che va dal cranio all’osso sacro e non possiamo che confermare la sua importanza, perché all’interno del cranio e di tutta la colonna, si estende il sistema nervoso centrale che tutto controlla e gestisce; da esso inoltre prende origine, come un continuum, il sistema nervoso periferico, responsabile del trasporto delle informazioni e degli stimoli dal cervello alla periferia e dalla periferia al cervello.

L’osteopatia Viscerale si occupa delle disfunzioni che si esplicano nei visceri e nel sistema fasciale ad essi interconnesso. Come ormai sentiamo spesso dire, l’intestino è stato definito il nostro “secondo cervello” per la quantità di connessioni di fibre neurali, ed è anche grazie al suo benessere, che dipende il buon funzionamento di tutto il sistema, inoltre le problematiche di un organo, si possono riflettere più di quanto pensiamo, sul sistema muscolo-scheletrico.

L’Osteopatia Fasciale ha il compito di liberare il corpo da possibili disfunzioni del sistema fasciale. La fascia corporea ha un percorso continuo, avvolge tutte le strutture somatiche e viscerali, e funzionalmente include le meningi. Si può dire che la fascia è il materiale che avvolge non solamente tutte le strutture del nostro corpo, ma le collega anche tra loro, definisce i sostegni e determina la loro forma. Oltre alle funzioni di sostenere e partecipare al movimento corporeo, possiede proprietà biochimiche e biomeccaniche.

L’osteopatia Strutturale sostanzialmente è quella conosciuta soprattutto per le manipolazioni vertebrali (quella degli scrocchiatori di ossa). In realtà si occupa di ripristinare il buon movimento della struttura, affinché ne benefici la funzione, qundi vendono utilizzate anche tecniche articolari più gentili simili alla Kinesiterapia. Purtroppo al giorno d’oggi l’osteopata viene visto solamente come colui che manipola, tuttavia non serve sempre essere scrocchiati come una patatina chips, un professionista dovrebbe fare una valutazione e usare lo strumento giusto per quella determinata situazione.

L’osteopatia è una disciplina che può essere utilizzata come trattamento primario o come supporto complementare ad altre terapie per affrontare un’ampia gamma di disturbi e migliorare la qualità della vita. Scopri come l’osteopatia può aiutarti in diversi ambiti:

Disfunzioni muscolo-scheletriche l’osteopatia è particolarmente efficace per:

  • Dolori alla colonna vertebrale: lombalgie, lombosciatalgie, cervicalgie, cervico-brachialgie, dorsalgie, spondiloartrosi, dolori costo-vertebrali, dolori intercostali, ernie e protrusioni del disco intervertebrale.
  • Problemi posturali: scoliosi, postura scorretta.
  • Dolori articolari: sacro, bacino, coccige, spalla, gomito (epicondiliti), mani (tunnel carpale), anche (coxalgie), ginocchia (gonalgie), caviglie e piedi (distorsioni, metatarsalgia).
  • Traumi e lesioni: colpo di frusta, spasmi muscolari, pubalgia, dolori da artrosi e artrite.

Disfunzioni miofasciali questa categoria riguarda il miglioramento della circolazione sanguigna e linfatica, la respirazione, l’elasticità muscolare e il trattamento di:

  • Aderenze e cicatrici.
  • Prevenzione di traumi muscolari e articolari.
  • Rigidità muscolare e articolare.

Disfunzioni craniali l’osteopatia craniale offre sollievo per problemi come:

  • Mal di testa e cefalee (anche tensive o emicraniche).
  • Nevralgie: trigemino, Arnold e paralisi di Bell.
  • Disturbi cervicali: cervicalgia, vertigini, acufeni, ronzii, insonnia.
  • Problemi agli occhi: lacrimazione, difficoltà di messa a fuoco, strabismo infantile.
  • Stress e ipertensione.

Disfunzioni viscerali l’osteopatia viscerale agisce sui tessuti profondi per migliorare la funzionalità degli organi interni, aiutando nei casi di:

  • Disturbi digestivi: gastriti, reflusso, ernia iatale, ulcere, colon irritabile, stitichezza, meteorismo, gonfiore addominale.
  • Problemi respiratori: asma, bronchiti, pleuriti.
  • Disturbi urinari: cistiti, calcoli renali, incontinenza, prostatiti.
  • Ciclo mestruale doloroso e problematiche pelviche.

Osteopatia pediatrica anche i bambini possono beneficiare dell’osteopatia, che è indicata per:

  • Disturbi del sonno e rigurgiti.
  • Coliche gassose, reflusso e stitichezza.
  • Problemi di udito, plagiocefalia e strabismo.
  • Dismorfismi della colonna vertebrale.

Attenzione: l’osteopatia non si sostituisce alle cure mediche tradizionali, soprattutto in caso di infezioni batteriche o virali. Tuttavia, interviene sulle strutture corporee per migliorare la mobilità e la funzione, favorendo il naturale processo di guarigione del corpo.

“Il compito del medico è trovare la salute. Tutti sanno trovare la malattia.”

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